
lunedì 28 dicembre 2009
Papa Benedetto alla mensa dei poveri della Comunità di S.Egidio

venerdì 25 dicembre 2009
Buon Natale !
martedì 22 dicembre 2009
"Lettera dalla Cina" di frère Alois per il 2010
lunedì 2 novembre 2009
E' online il nuovo sito di Santa Maria in Porto

domenica 1 novembre 2009
Arrivederci Alda (21 marzo 1931 – 1º novembre 2009)

giovedì 22 ottobre 2009
Riprende la preghiera!
domenica 16 agosto 2009
In ricordo di frère Roger
Buon Ferragosto.... con Francesca che canta!

Beautiful, beautiful
Don't know how it is You looked at me
And saw the person that I could be
Awakening my heart
Breaking through the dark
Suddenly Your grace
Like sunlight burning at midnight
Making my life something so
Beautiful, beautiful
Mercy reaching to save me
All that I need
You are so
Beautiful, beautiful
Now there's a joy inside I can't contain
But even perfect days can end in rain
And though it's pouring down
I see You through the clouds
Shining on my face
Like sunlight burning at midnight
Making my life something so
Beautiful, beautiful
Mercy reaching to save me
All that I need
You are so
Beautiful, beautiful
I have come undone
But I have just begun
Changing by Your grace
Like sunlight burning at midnight
Making my life something so
Beautiful, beautiful
Mercy reaching to save me
All that I need
You are so beautiful
Like sunlight burning at midnight
Making my life something so
Beautiful, beautiful
Mercy reaching to save me
All that I need
You are so
Beautiful, beautiful
Beautiful, beautiful
giovedì 13 agosto 2009
Piccole riflessioni dalla città bella di sera


Ore 20,30 di venerdì 24 luglio 2009. Invio un sms criptico all’Aurora “solito posto solita ora…..”. Lei capisce al volo e risponde immediatamente “Ci sarò!”. L’appuntamento è per le 21,20 presso la Chiesa del Suffragio” in Piazza del Popolo a Ravenna. È il quarto ed ultimo venerdì di preghiera che proponiamo nel centro cittadino all’interno dell’iniziativa di “Ravenna bella di sera”. La serata è calda e molto bella. È un piacere dopo una giornata di lavoro potere andare nel centro in festa, pieno di gente, di voci e di colori. Penso alla città come ad una sorta di casa, i cui spazi sono di tutti ed il centro è come il salotto buono in cui si ricevono gli amici e gli ospiti. Alle 21,20 la Chiesa è già aperta e trovo Malì, Paolo ed Elisa intenti a sistemare le luci e le icone per la preghiera. L’Auro, la Lo e la Licia stanno invece provando i canti con le chitarre. Questa sera finalmente mettiamo un cartellone con l’avviso della preghiera fuori dalla chiesa, proprio davanti al portone di ingresso completamente aperto. Il cartellone è debolmente illuminato da un lumino dentro un bicchiere. Nonostante la luce fioca del lumino dalla piazza il cartellone si nota: speriamo che possa incuriosire i passanti ed invitarli ad entrare. Prima della preghiera passa a salutarci il nostro carissimo Padre Luca, appena rientrato dalla Polonia.
Ore 21,45 (in realtà qualche minuto dopo ……): Don Sergio suona la campanella come per l’inizio di ogni celebrazione ed entra per l’esposizione dell’Eucarestia sul canto iniziale che ripete incessantemente “Cristo Gesù, luce interiore, non lasciare che il buio parli in me. Cristo Gesù, luce interiore, fa che io accolga il tuo amore” (è la traduzione italiana del famoso canto “Jesus le Christ”). A chi è venuto per pregare con noi non abbiamo spiegato nulla sulla preghiera nello stile di Taizé, fatta di brevi versetti ripetuti all’infinito. Non abbiamo detto che il canto stesso è la preghiera, una preghiera del cuore come quella del famoso “pellegrino russo” che ripete incessantemente il nome di Gesù. Speriamo che tutto ciò si possa capire semplicemente pregando, senza cercare di evocare una esperienza interiore con delle parole di spiegazione. C’è una breve lettura dal Vangelo di Matteo: “e ancora vi assicuro che se due di voi, in terra, si troveranno d’accordo su quello che devono fare e chiederanno aiuto nella preghiera, il Padre mio che è in cielo glielo concederà”. Mi rendo conto che per uno che ha difficoltà a credere sono parole problematiche perché interpellano a una fiducia in Dio, che per di più richiede di essere vissuta in modo comunitario. Anche noi, che portiamo avanti questa preghiera dal 1994 quasi ogni settimana, non capiamo bene la potenza che è nascosta dietro queste semplici parole. Un piccolo gruppo che è d’accordo su quello deve fare, se ha fiducia, sarà aiutato. Noi, diversi anni fa, ci trovammo d’accordo nel desiderio di pregare insieme e di condividere con altri questa preghiera. Sento che negli anni non abbiamo perso questo desiderio, ma che forse ci siamo un po’ chiusi in noi stessi. Mi rendo conto che sto vivendo questi venerdì sera come una boccata di ossigeno: la nostra preghiera in una Chiesa con la porta sempre aperta, il lumino all’esterno quale piccola cometa che discretamente invita ad entrare, senza proselitismi. La preghiera scorre tranquilla: il momento centrale del silenzio è concluso dalle parole di frère Roger, che ci ricorda che nell’amore del Cristo “le nostre vite cambiano a poco a poco”. Seguono le intenzioni spontanee, la decina del Rosario ed altri canti. Ogni tanto qualcuno entra, si ferma un po’ di fronte a Gesù e poi esce di nuovo per le vie della città. Sento infine Don Sergio che sta preparando l’incenso per la benedizione finale. L’esperienza volge al termine, visto che da oggi ci prendiamo la usuale pausa estiva. Dopo la benedizione riponiamo le nostre cose e ci troviamo fuori dalla Chiesa desiderosi di parlare tra di noi e di goderci un momento di convivialità insieme. Ecco la joie serene, come direbbe il caro frère Roger! Tranquilli e contenti ci immergiamo di nuovo nella città bella di sera.
giovedì 23 luglio 2009
Domani (ultimo?) appuntamento con la preghiera a "Ravenna bella di sera"
venerdì 17 luglio 2009
Domani ancora preghiera a "Ravenna bella di sera"
domenica 12 luglio 2009
Taizé anni '70 !

giovedì 9 luglio 2009
Domani nuova preghiera a "Ravenna bella di sera"
domenica 28 giugno 2009
Una nuova iniziativa: la preghiera a "Ravenna bella di sera"


lunedì 22 giugno 2009
Benedetto XVI: i primi quattro anni di pontificato

(…)
(…)
domenica 14 giugno 2009
Due matrimoni e ...niente preghiera

domenica 31 maggio 2009
Questa sera niente preghiera
Questa sera, domenica 31 maggio, non si terrà la preghiera perchè molti di noi sono assenti per il ponte del 2 giugno. Dovremmo riprendere domenica prossima. seguiranno conferme.
martedì 19 maggio 2009
Domenica 24 maggio preghiera a S.Maria Maddalena

venerdì 1 maggio 2009
La preghiera riprende domenica 10 maggio
Dopo una lunga pausa per la Pasqua e per le 2 settimane di festeggiamenti in onore della Madonna Greca, comunichiamo che la preghiera riprende domenica 10 maggio 2009 a Santa Maria in Porto, sempre alle ore 21,15.
mercoledì 22 aprile 2009
Preghiera di frère Alois per il mattino di Pasqua
Il mattino di Pasqua, frère Alois ha detto questa preghiera davanti ai fratelli e alle migliaia di giovani riuniti nella Chiesa della Riconciliazione.

domenica 19 aprile 2009
Festa della Divina Misericordia


venerdì 10 aprile 2009
Auguri di Buona Pasqua con i Leeland!
Sounds of Melodies
We who were called to be Your people
Struggling sinners and thieves
We’re lifted up from the ashes
And out came the song of the redeemed
The song of the redeemed
The song of the redeemed
Can you hear the sound of melodies
Oh, the sound of melodies
Rising up to You
Rising up to You, God
The sound of melodies
Oh, the sound of melodies
Rising up to You
Rising up to You, God
We have caught a revelation
That nothing can separate us from
The love we received through salvation
It fills your daughters and your sons
Your daughters and your sons
The sound of Your love
The sound of Your love
Is what You’re hearing
The sound of Your sons
The sound of Your sons
You’ve won Your children
The sound of Your love
The sound of Your love
Is what You’re hearing
Your daughters in love
Your daughters in love
You’ve won your children
The sound of melodies
Oh, the sound of melodies
Rising up to You
Rising up to You, God
giovedì 9 aprile 2009
Sospensione della preghiera per Pasqua e per i festeggiamenti della Madonna Greca

sabato 21 marzo 2009
venerdì 6 marzo 2009
Sabato 7 marzo rosario animato con i canti di Taizé, domenica 8 marzo niente preghiera

Frère Michel di Taizé (1936 - 2009)

Il 24 febbraio, frère Michel, responsabile della fraternità dei fratelli di Taizé ad Alagoinhas (Brasile) è morto accidentalmente in Australia. Aveva 73 anni. Di origini tedesche, nato nel 1936 in Papua-Nuova Guinea, dove i suoi genitori erano missionari, ha studiato in Australia e in Germania. Membro della comunità di Taizé dal 1959, ha preparato un dottorato di ricerca in sociologia a Parigi, pur mantenendo il legame della comunità con l’Aktion Sühnezeichen, che ha costruito la chiesa di Taizé nel 1961-62, come un segno di riconciliazione tra la Germania e la Francia dopo la Seconda Guerra Mondiale. A partire dal 1966, frère Michel ha visitato l’America Latina ed è diventato il responsabile della fraternità in Brasile, a Recife (1967-1972), Vitoria (1972-1978) poi, dal 1978 ad oggi, ad Alagoinhas. Pur vivendo una semplice e gratuita presenza tra i più poveri, frère Michel e i fratelli hanno sostenuto ad Alagoinhas numerosi progetti che hanno contribuito a migliorare la vita del loro quartiere. La scuola per bambini non udenti e non vedenti, fondata da frère Michel, è ben conosciuta in Brasile. Attraverso l’accoglienza nella fraternità e i diversi incontri di giovani, organizzati una volta all’anno in una città, frère Michel ha avuto una grande influenza ed è stato un punto di riferimento per molti giovani brasiliani. Una preghiera in sua memoria sarà celebrata a Taizé Sabato, 14 marzo alle 15h.
Pubblicata la traduzione in italiano di un libro di frère Luc di Taizé
Il libro (vedi immagine) è stao pubblicato da "Il segno dei Gabrielli editori" nel gennaio 2009 ed è la traduzione di un libro del 2001. Vi diamo l'anteprima dell'indice.
Il senso dell’icona 5
- L’icona proclama che Cristo è l’immagine di Dio 6
- L’uomo è invitato a diventare icona vivente di Dio 8
- Pregare con l’icona 9
Il battesimo di Gesù 10
- Una vita nuova 12
- “Ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito,
non può entrare nel regno di Dio” (Gv 3,5) 14
Il volto di Cristo 18
- Un invito che offre l’essenziale 20
- Felice colui che crede 23
Il Cristo e un suo amico 26
- Che siano uno, affinché il mondo creda 28
La madre di Dio 32
- Maria e Gesù 34
- “Icona dello Spirito Santo” 35
La croce 36
- Questo amore che non ha spiegazione 40
- “Padre nelle tue mani affido il mio spirito” (Lc 23,46) 42
La discesa nel luogo dei morti 43
- “Dalle sue ferite noi siamo stati guariti” 46
- La morte e la resurrezione del Cristo, chiave per la storia
dell’umanità 49
La nascita del Signore 50
- “Vi annuncio una grande gioia!” 51
- Il dramma della venuta della luce 53
Per saperne di più... 55
domenica 15 febbraio 2009
Stasera niente preghiera a causa del Carnevale cittadino
domenica 1 febbraio 2009
Kirill è il nuovo patriarca di tutte le Russie

E' il primo Patriarca di Mosca eletto dopo il crollo dell'Unione Sovietica e il suo volto è familiare ai fedeli grazie a una serie di apparizioni nei programmi televisivi.
domenica 11 gennaio 2009
Il Battesimo di Gesù da Pasolini
domenica 4 gennaio 2009
Articolo di frère Alois sull' Osseravtore Romano
L'incontro europeo a Bruxelles: un'esperienza di comunione
All'indomani del nostro xxxi incontro europeo di giovani, a riempirmi il cuore è in primo luogo una grande riconoscenza per l'accoglienza che abbiamo ricevuto a Bruxelles e nella regione circostante. Migliaia di famiglie hanno ospitato la quasi totalità dei partecipanti. Il fatto che delle persone aprano le loro porte a giovani che non conoscono, venuti da altri Paesi, in un periodo in cui si ha spesso paura degli stranieri, mette in luce la comunione della Chiesa e approfondisce la comprensione reciproca fra i popoli. L'ospitalità è un gesto con il quale tutti possono divenire, semplicemente, portatori di pace nella società. Questo incontro è stato preparato in stretta collaborazione con i cristiani di Bruxelles. Fratelli della nostra comunità hanno vissuto vari mesi nella città per organizzare questa accoglienza, insieme alle parrocchie. Così quelli che sono venuti da tutta l'Europa non si sono solo incontrati fra loro, ma hanno fatto anche l'esperienza di una Chiesa locale, e ciò può incoraggiarli a impegnarsi - una volta tornati a casa - nella loro Chiesa locale, nelle loro parrocchie: scopriranno che, anche in due o tre, è possibile spingersi reciprocamente a pregare, ad approfondire la fiducia in Dio. A Bruxelles, ogni mattina si sono riuniti nella parrocchia dove erano alloggiati, hanno pregato insieme, si sono confrontati con i parrocchiani. A mezzogiorno e la sera, ci siamo ritrovati tutti insieme per le preghiere comuni nelle grandi sale d'esposizione allestite come luoghi di preghiera. Quelle preghiere comuni rendevano visibile un riflesso dell'universalità della Chiesa. Cuore dell'incontro, potevano affrontare l'interrogativo interiore proposto a ognuno: come liberare in noi la fonte di speranza e di gioia? Non è prima di tutto cercando di scoprire la presenza di un Dio d'amore nella nostra vita? Mentre l'orizzonte si sta oscurando per molti, è stato importante che migliaia di giovani si siano riuniti per ribadire la speranza che li anima per la loro vita personale, per la società, per il mondo. Questa speranza è alimentata dalla convinzione che può nascere una nuova fraternità fra gli uomini. Una nuova solidarietà può rinnovare la vita delle nostre società. Essere riuniti in una così bella comunione apre anche a una nuova comprensione di Dio. Sebbene migliaia di giovani si ritrovino insieme, un simile incontro non può essere considerato una riunione di massa. Gli scambi personali in piccoli gruppi hanno un ruolo importante. Il pomeriggio i giovani hanno riflettuto su numerosi temi attraverso dibattiti. Ecco alcuni esempi. Alcuni temi erano esplicitamente legati alla ricerca di Dio: come posso scoprire la chiamata di Dio nella mia vita? Altri dibattiti hanno affrontato temi sociali: quali azioni sono possibili per un'economia più solidale? Due commissari europei vi hanno partecipato e hanno animato due dibattiti sull'Europa. L'arte e la musica non sono state dimenticate. In due dibattiti è stato affrontato il tema dell'incontro delle culture: cori musulmani e cristiani si sono alternati, cori di comunità cristiane residenti a Bruxelles hanno eseguito canti di tutto il mondo. Molti giovani sono andati a pregare per un po' in un luogo allestito per quanti cercavano il silenzio. Là potevano anche ricevere il sacramento della Riconciliazione, o semplicemente essere ascoltati. Sono stati in molti a confidare un problema, una sofferenza o una gioia. Vedendo quanto era importante per loro, mi sono chiesto: come si può vivere meglio il ministero di ascolto nelle nostre Chiese? Uomini e donne sono pronti e possono farlo. Essere accolti personalmente, confidarsi con qualcuno, è fondamentale per trovare sempre e di nuovo la fiducia in Dio. Poiché l'incontro europeo quest'anno si è tenuto a Bruxelles, sede delle istituzioni europee, è apparso importante rivolgere all'Unione europea un messaggio che traducesse le attese e le speranze dei giovani e che riflettesse anche gli interrogativi spesso posti da loro. Accogliendo da tanti anni i giovani a Taizé o in incontri come quello di Bruxelles, abbiamo constatato che nelle nuove generazioni si è sviluppata una coscienza europea. La conoscenza reciproca fra Paesi europei si è approfondita. I giovani vogliono un'Europa aperta e solidale verso i Paesi più poveri. Vorrebbero che le istituzioni europee facessero tutto il possibile in tal senso. Quindici giorni prima dell'incontro, sono andato a Bruxelles per portare questo messaggio a José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea. Con questo gesto volevo esprimere la speranza che il nostro "pellegrinaggio di fiducia sulla terra" recasse frutti anche a livello della vita delle società e che si producesse un riavvicinamento: che i giovani comprendano meglio il lavoro delle istituzioni europee e che queste ultime si pongano di più all'ascolto delle aspirazioni dei giovani. L'Europa è riuscita a inaugurare un periodo di pace senza precedenti nella storia. Sono stati dei cristiani a osare iniziare riconciliazioni insperate fra popoli europei. I giovani continueranno a edificare questa pace? Vogliono contribuire a costruire un'Europa aperta e solidale? Al termine dell'incontro, un interrogativo è stato posto: quali impegni sono alla nostra portata dinanzi alla complessità dei problemi che ci circondano, la povertà, le ingiustizie, le minacce di conflitti? Non è forse andare verso gli altri, con grande semplicità? Andare verso i più vulnerabili? Visitare quanti sono esclusi e abbandonati? Cercare di compiere gesti concreti di un'Europa aperta e solidale? Pensando in particolare agli immigrati così vicini e tuttavia spesso così lontani? Perché, con i miei fratelli, dedichiamo tante energie a preparare questi incontri? Il fatto è che per molti giovani che desiderano confidare in Dio, le parole di un insegnamento non bastano più oggi. Un'esperienza di comunione, della comunione della Chiesa, è indispensabile per comprendere meglio il Vangelo.
Il Papa: segnali positivi con gli ortodossi su Primato e Sinodalità
CITTA' DEL VATICANO, venerdì, 12 dicembre 2008 (ZENIT.org) - “Significativi passi in avanti” nel dialogo con gli ortodossi sulla relazione tra Primato e sinodalità nella Chiesa e importanza dell'ecumenismo spirituale nel cammino verso la piena e visibile unità tra tutti i cristiani. E' quanto ha constatato questo venerdì Benedetto XVI nel ricevere in udienza i partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, che in questi giorni hanno riflettutto sul tema: "Ricezione e futuro del dialogo ecumenico". In particolare, sono stati esaminati i risultati di quattro importanti dialoghi: quello con la Federazione Luterana Mondiale, quello con il Consiglio Mondiale Metodista, quello con la Comunione Anglicana e quello con l'Alleanza Riformata Mondiale. Nel suo discorso il Papa ha evidenziato i progressi compiuti tanto nel dialogo teologico, quanto nella crescita della fraternità ecclesiale e nello “spirito di amicizia” con le Chiese ortodosse e con le antiche Chiese ortodosse di Oriente. A questo proposito, ha affermato che l'ultimo documento della Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse sul tema “Comunione Ecclesiale, conciliarità e autorità”, “apre sicuramente una prospettiva positiva di riflessione sulla relazione che esiste tra primato e sinodalità nella Chiesa, argomento questo di cruciale importanza nei rapporti con i fratelli ortodossi, e che sarà oggetto di approfondimento e di confronto in prossime riunioni”. Il documento approvato nell'ottobre del 2007 affronta la questione del ministero del “pròtos - kephalé” - del “primo e capo” della Chiesa - a livello locale (il Vescovo), regionale (il Patriarca) e universale (il Vescovo di Roma), applicando il Canone 34 degli Apostoli - testo fondamentale per l’ecclesiologia orientale - ai tre livelli in maniera analoga. In questo senso costituisce un accordo tra cattolici e ortodossi su una piattaforma teologica, ecclesiologia, comune su cui fondare la discussione sul primato del Vescovo di Roma. Lo stesso Patriarca ecumenico Bartolomeo I, in occasione della celebrazione dei primi Vespri presieduta da Benedetto XVI nella Cappella Sistina durante il recente Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio, aveva toccato tali questioni sottolineando che “assieme al primato, la sinodalità costituisce la struttura portante del governo e dell'organizzazione della Chiesa”. Circa lo stato di avanzamento verso una reciproca comprensione e verso l'individuazione di elementi di convergenza, il Papa ha affermato che “ci troviamo in via, in una situazione intermedia, dove appare senz'altro utile ed opportuno un esame oggettivo dei risultati conseguiti”. Nel breve discorso di saluto al Papa, il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Crisstiani, aveva rilevato che durante i lavori assembleari sono stati identificati soprattutto “problemi di ermeneutica, cioè dell'interpretazione della Parola di Dio testimoniata nella Sacra Scrittura e nella viva Tradizione della Chiesa; ed inoltre problemi rivelatesi urgenti in questa situazione riguardanti l'antropologia e l'ecclesiologia”. Di fronte al mutato panoramo ecumenico, che assiste all'emergere di nuove comunità e gruppi, quando non al profilarsi di “inedite tendenze” e persino di “tensioni” tra le Comunità cristiane, Benedetto XVI ha invece sottolineato l'importanza del dialogo teologico. In questa prospettiva, ha detto, è essenziale “delineare in modo concreto le prospettive dell'impegno ecumenico che la Chiesa cattolica intende proseguire ed intensificare con prudenza e saggezza pastorale”. “La carità – ha aggiunto – aiuterà i cristiani a coltivare la 'sete' della piena comunione nella verità e, seguendo docilmente le ispirazioni dello Spirito Santo, possiamo sperare di giungere presto all'auspicata unità, nel giorno in cui il Signore lo vorrà”. “Ecco perché – ha quindi concluso – l'ecumenismo ci sollecita a un fraterno e generoso scambio di doni, ben consci che la piena comunione nella fede, nei sacramenti e nel ministero rimane lo scopo e la meta dell'intero movimento ecumenico”.
giovedì 1 gennaio 2009
Altri servizi della TV belga sull'incontro di Bruxelles
giorno 1 .....
giorno 2 ......
ancora giorno 2 .......